Nel cercare lavoro in Francia, soprattutto nei primi periodi, credo di avere fatto parecchi errori. Niente di drammatico! Eppure questi errori mi hanno causato delle sonore porte in faccia (o più semplicemente mi hanno resa invisibile ai selezionatori per un bel pezzo!).
Se hai letto la guida in dieci passi su come trovare lavoro in Francia, ti sarai già fatto un’idea degli step da seguire. Ora invece vorrei condividere con te la lista dei 7 errori che vanno evitati durante questa ricerca. Buona lettura!
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Essere impaziente, arrogante e poco flessibile
Quando comincerai a cercare lavoro in Francia, potrà venirti naturale pensare, con ottimismo o forse con un po’ di ingenuità, che il tuo lavoro dei sogni sia lì ad aspettarti. Penserai che ricevere delle proposte interessanti sarà questione di pochi giorni o settimane.
Non dico che questo non capiti mai. Ma la realtà è spesso diversa. A volte le risposte tardano ad arrivare non perché tu non vada bene. Semplicemente, le aziende e il mercato del lavoro hanno le loro tempistiche.
Inoltre, cercare lavoro in un nuovo paese può richiedere anche più tempo che farlo in Italia. Non penso solo al tempo necessario per comprendere come funziona la ricerca stessa, ma anche a quello richiesto per migliorare il tuo livello linguistico e il tuo cv. E’ meglio quindi non partire in quarta con pretese assurde e lavorare sulla tua pazienza, ma anche sulla tua flessibilità.
Magari il lavoro perfetto che avevi in mente non esiste in Francia, ma esistono altrettante buone occasioni che mai ti saresti immaginato. Nella mia esperienza personale, quasi tutti i lavori che ho fatto non sarei riuscita a immaginarli anche solo qualche mese prima di averli trovati.
Darti obiettivi vaghi e dispersivi
L’estremo opposto della rigidità e del rimanere arroccati su una singola idea di lavoro è la vaghezza totale nel definire i propri obiettivi. Cercare (ma anche accettare) lavori completamente a casaccio, senza riflettere, potrebbe farti disperdere più energie del necessario. In fin dei conti, potresti trovarti presto con un lavoro, ma completamente scontento.
In questo articolo puoi trovare una lista con dieci tappe per cercare lavoro in Francia. La prima cosa che consiglio di fare è proprio definire chiaramente i tuoi obiettivi.
Non rispettare le procedure e le formule francesi
Cercare lavoro in Francia vuol dire rispettare una serie di procedure. La Francia è infatti un paese molto “amministrativo”. In altre parole, l’attenzione alle formalità e ai documenti è davvero forte, forse anche più che in Italia. Ad esempio, le lettere di motivazione sono apprezzate (quando non espressamente richieste) anche per posizioni per cui in Italia non le riterremmo necessarie. Ci sono formule di apertura e di chiusura ben precise da utilizzare in queste lettere. Pur suonando antiquate, conviene inserirle senza interrogarsi troppo sul perché. Ci sono poi altre regole utili da seguire, ad esempio quella di creare un CV che sia il più sintetico possibile, idealmente su una sola pagina.
Presentarti come un disperato
Magari stai cercando lavoro da un po’ di tempo, non hai da parte molti risparmi e questo ti fa sentire sotto pressione. Eppure, dare a intendere che accetteresti qualunque tipo di mansione, di contratto o di stipendio pur di lavorare non è una buona idea. Non solo questo atteggiamento non è corretto per principio nei confronti di te stesso e degli altri lavoratori. La disperazione ti espone anche ai peggiori sfruttatori. Nel migliore dei casi, ti ritroverai con uno stipendio molto basso e condizioni di lavoro non ottimali.
Mentire sul tuo livello di francese
Gonfiare il tuo livello di francese sul cv non serve a nulla. Anzi, questa idea ti si ritorcerà contro molto rapidamente. Al primo colloquio (o peggio telefonata, tipica situazione in cui capire e esprimersi in una lingua straniera è ancora più difficile che dal vivo) il tuo vero livello verrà fuori.
Conta anche che i francesi sono in media piuttosto nazionalisti, quindi molto esigenti per quanto riguarda la lingua. A molti basta un semplice accento straniero per storcere il naso. Figuriamoci se ci si è presentati come bilingue e non si riesce a mettere in fila due parole in sede di colloquio.
Al contrario è molto meglio essere onesti e – se necessario – giocarsi la carta dell’umiltà. Si può quindi precisare durante il colloquio che si è consci delle proprie lacune linguistiche, ma che si è pronti a lavorare per migliorare!
Fare troppo affidamento su raccomandazioni e conoscenze
Non fraintendermi: si può certamente cercare lavoro (e trovarlo!) tramite passaparola, conoscenze, o come si dice ultimamente networking (o réseautage in francese, link). Questi canali informali sono una fonte preziosissima di informazioni e di scambio!
Ti consiglio però di non fare conto esclusivamente su questo sistema, soprattutto nella sua accezione “all’italiana”. Penso alla situazione del raccomandato puro a cui qualcuno “trova” un lavoro solo perché amico o parente. Il peggio in questo senso sono i messaggi che si trovano spesso sui gruppi Facebook e sui forum dedicati agli italiani all’estero, del tipo “cerco lavoro, qualcuno può aiutarmi?”.
In genere non è specificato che tipo di lavoro si cerca, per quando, se la persona si trova già in Francia, se ha la formazione e le competenze richieste ecc. L’impressione è quasi che chi scrive voglia che qualcun’altro cerchi il lavoro al posto suo! Peccato che le persone a cui si rivolge non siano amici o parenti o amici degli amici, e hanno altro da fare nella vita! E’ molto raro che si trovi lavoro in questo modo. E’ anzi probabile incappare in approfittatori di vario genere, che fanno leva sull’ingenuità e l’ignoranza per proporre lavori indecenti o vere e proprie truffe.
Non fare candidature mirate
Nessuno ti impedisce di inviare candidature per fare il cameriere E anche l’impiegato amministrativo o l’interprete. L’errore sarebbe inviare lo stesso CV generico per tutti questi tipi di impiego, senza aggiustarlo in funzione della posizione. In altre parole, per i posti da cameriere dovrai mettere in risalto le tue esperienze in quel campo. Idem per l’impiegato amministrativo e per l’interprete. Un CV vago, che cita esperienze tutte diverse senza fare capire in che cosa siamo specializzati (o in cosa vogliamo mostrare di essere specializzati) ci dà l’illusione di aprirci più porte. Eppure, alla fine, rischia di passare inosservato agli occhi di chi ci seleziona.
E tu che metodi hai usato o stai usando per la tua ricerca di lavoro in Francia? Ti sei riconosciuto in alcuni degli errori che ho elencato? Fammi sapere cosa ne pensi nei commenti e contattami se hai altre domande!