LAVORARE IN FRANCIA: I TIPI DI CONTRATTO

Se intendi lavorare in Francia ti sarà utile sapere che esistono diversi tipi di contratto di lavoro, proprio come in Italia. 

Ogni tipologia di contratto ha i suoi vantaggi. E’ utile conoscerli per scremare tra le offerte di lavoro e per conoscere gli elementi sui quali negoziare in caso di assunzione. Un aspetto molto positivo della Francia è che in genere il tipo di contratto (ma spesso anche la remunerazione) sono indicati già nell’annuncio, il che ti permetterà di risparmiare parecchio tempo escludendo subito le offerte che non ti interessano. 

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CDI – Contratto a tempo indeterminato  

Il CDI (contrat à durée indéterminée) è il classico contratto a tempo indeterminato. In Francia, il CDI è ancora una tipologia di contratto molto diffusa in tutti i settori. La trafila italiana del passare attraverso 4 o 5 contratti a tempo determinato nella stessa azienda prima di ottenere l’indeterminato, al punto che quest’ultimo viene considerato quasi un miraggio da molti italiani, è meno frequente in Francia. 

I vantaggi di un CDI

Il CDI è un contratto rassicurante perché ti leva l’ansia di dover cercare altro a una scadenza prefissata. Ti consente di startene tranquillo, programmando vari aspetti della tua vita nel futuro prossimo (le ferie ad esempio). Un CDI ti permette inoltre di posizionarti per una possibile crescita professionale all’interno dell’azienda stessa.  

Lavorare in Francia con un CDI ti consente soprattutto di avere quella carta che fa la differenza per:  

  1. Trovare casa in affitto più facilmente
    Spesso, proprietari e agenzie non si accontentano che tu guadagni tre volte l’ammontare dell’affitto. Per essere sicuri che non smetterai di pagare l’affitto a breve, preferiscono che tu abbia un contratto a tempo indeterminato. Che poi una volta firmato il contratto d’affitto magari tu lasci quel lavoro, poco importa. Loro vogliono vedere QUEL foglio per darti la casa. 
  2.  Ottenere un mutuo. Difficilmente le banche concedono mutui a chi non ha un contratto a tempo indeterminato (anche se devo dire che in Francia a volte questo succede, mentre in Italia non l’ho proprio mai sentito). Quindi, questo pezzo di carta ti sarà davvero utile qualora volessi comprare casa in Francia. Ovviamente, vale lo stesso discorso opportunistico che per l’affitto. Il CDI è un criterio essenziale quando stai cercando casa in affitto o stai chiedendo un mutuo. Ma una volta sbloccata la situazione e ottenuto ciò che vuoi, non sarai certo obbligato a tenerti quel lavoro a vita! 
  3. Guardando un po’ più in là del proprio naso e ricollegandosi al punto 1, sarà necessario un CDI anche se tu volessi fare da  garante per l’affitto di un’altra persona, che sia un parente o un amico. 

Lavorare in Francia in CDI: licenziamento e dimissioni 

La particolarità di un contratto a tempo indeterminato, in Italia come in Francia, è che è molto protettivo nei confronti del lavoratore. In pratica, è difficile per il datore di lavoro mettere fine a un contratto a tempo indeterminato senza valide ragioni.  

I casi in cui la legge prevede che il tuo datore di lavoro possa licenziarti si limitano a: 

  • motivi economici
    L’azienda deve provare che sta subendo delle importanti perdite economiche o che ci sono stati dei cambiamenti strutturali in atto (ad esempio a livello del mercato di riferimento) tali da giustificare il licenziamento di uno o più dipendenti 
  • faute grave o  “errore grave”: in questo caso, l’azienda ti licenzia perché hai commesso un grave e comprovato errore nello svolgimento delle tue mansioni. 

Da notare che in entrambi i casi (anche nel caso di errore grave) avrai diritto al sussidio di disoccupazione. Questo accade perché ti trovi in una situazione di perdita involontaria del tuo impiego

I licenziamenti per errore grave sono impugnati di frequente di fronte al conseil des prud’hommes, che è l’organismo dedicato alla risoluzione delle controversie di lavoro. Non è facilissimo per l’azienda provare di fronte a un giudice cosa hai sbagliato e come, salvo errori o negligenze davvero eclatanti. Questo tipo di licenziamento, proprio siccome può ritorcersi contro l’azienda stessa sotto forma di processo e di indennità da pagare all’ex dipendente, non è usato molto di frequente. 

Sei libero ovviamente di dare le dimissioni da un contratto a tempo indeterminato in qualsiasi momento, rispettando il preavviso indicato nel tuo contratto. In assenza di un riferimento nel tuo contratto, la regola sul preavviso andrà cercata nella relativa convenzione collettiva.  In caso di dimissioni, non avrai diritto alla disoccupazione, proprio come accade in Italia. 

Rupture conventionnelle

In Francia esiste però la possibilità (inesistente in italia) di accordarsi su una sorta di rottura amichevole del rapporto di lavoro. Questa soluzione si chiama rupture conventionnelle. Questo significa che tu e il datore di lavoro siete entrambi d’accordo sul fatto che tu lasci il posto di lavoro. I vantaggi sono almeno tre: 

  1. Avrai diritto alle indennità di disoccupazione
  2. Avrai diritto inoltre a una indennità relativa alla rottura del contratto
  3. L’azienda dovrà si pagarti questa indennità, ma vi sarete lasciati rimanendo in buoni rapporti, senza il rischio che tu impugni il licenziamento davanti a un giudice 

Una differenza importante tra Francia e Italia per quanto riguarda i contratti di lavoro a tempo indeterminato è l’assenza di quello che in italiano viene definito “trattamento di fine rapporto”, per il quale vengono trattenuti soldi dalla busta paga ogni mese, fino al punto che a fine contratto (o alla pensione) ci ritroviamo con un notevole gruzzolo che ci viene liquidato. 

Questo concetto in Francia non esiste (salvo appunto in caso di rupture conventionnelle), anche se in media gli stipendi mensili sono più elevati di quelli italiani.

 

CDD – contratto a tempo determinato 

Il contratto a tempo determinato, in Francia come in Italia, ha una durata limitata nel tempo. Il numero di rinnovi possibili da parte della stessa azienda con un CDD è un massimo di tre, per una durata che non vada oltre un totale di 18 mesi, cumulando i tre contratti. 

Scaduti questi termini l’azienda è obbligata a assumerti in CDI o a lasciarti a casa. 

Per evitare gli abusi (anche se è difficile controllare se e come le aziende applichino realmente questa regola), l’assunzione di una persona in CDD anziché in CDI deve essere giustificata da un aumento temporaneo di una certa attività all’interno dell’azienda stessa. Non è legale quindi che un’azienda riempia una certa posizione a lungo termine facendo “girare” diversi dipendenti in CDD nel corso del tempo. 

Un vantaggio di lavorare in Francia con un contratto CDD è che al termine di ciascun contratto viene versata un’indennità detta di precarietà

Un altro vantaggio è che (almeno in teoria) questi contratti, essendo più brevi, dovrebbero essere pagati un pochino di più. 

 

Intérimaire – contratto interinale 

E’ possibile lavorare in Francia con dei contratti interinali. Passando dalle agenzie interinali, si possono trovare lavori che durano qualche mese o qualche settimana, o in realtà anche solo qualche giorno.  

I vantaggi di questi contratti a mio avviso sono molteplici: 

  • possibilità di essere flessibili e di lavorare soltanto alcuni mesi/giorni/settimane a seconda dei momenti in cui si è liberi –  questo può essere utile per studenti, genitori incasinati, periodi in cui si seguono altri progetti personali e non si vuole essere bloccati in una realtà aziendale a tempo indeterminato 
  • stipendio mediamente superiore che tiene conto della precarietà, con indennità specifiche relative a questo statuto 
  • possibilità di scoprire varie aziende, svolgere diverse mansioni e orientarsi su ciò che si ama fare

Gli svantaggi che vedo in questi contratti sono invece: 

  • instabilità e sensazione di essere in balia di agenzie varie e di non sapere mai quando si lavora e quando no
  • difficoltà nell’accesso a contratti d’affitto/mutui
  • essere trattati un po’ come l’ultima ruota del carro in azienda, con ferie che vengono accumulate (e pagate a fine contratto) ma che non possono mai essere prese, e assenza di molti benefit che vengono invece attribuiti agli altri dipendenti. Non credo che essere usati come tappabuchi alla lunga possa essere una situazione piacevole o molto costruttiva per la propria carriera. 

 

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