LIBRI “FACILI” IN FRANCESE: I MIEI 5 PREFERITI

Se stai imparando il francese da poco e ami leggere romanzi, magari ti chiederai su quali libri “facili” buttarti per iniziare. Per facili intendo libri scorrevoli e con una storia avvincente. Romanzi di questo tipo, quando stiamo imparando una lingua nuova, danno grande soddisfazione e alimentano la voglia di leggerne di nuovi. Sono un ottimo modo per assimilare la nuova lingua senza quasi accorgersene.

E ci permettono di scoprire alcuni aspetti legati alla cultura e allo stile di vita di altri paesi. 

Quando invece ci buttiamo su testi troppo ostici in lingua straniera, la tentazione di usarli poi per accendere la stufa nelle serate invernali finisce per impossessarsi di noi. Almeno, nel mio caso è così che succede, anche quando parto con le migliori intenzioni. Se nel libro i vocaboli sconosciuti sono troppi, ad esempio, finisco per non riuscire a immergermi nella storia nè a godermela. Tutte le mie energie sono impegnate nel chiedermi “e questo cosa vuol dire?” oppure a tornare indietro di qualche riga per decifrare frasi oscure. 

Ho sempre amato la lettura e parlo inglese e francese a un livello che definirei accettabile. In ogni caso, ne ho una conoscenza sufficiente per lavorare e per vivere all’estero. Eppure, quando voglio spegnere il cervello, ho due opzioni: 

1) leggere in italiano 

2) leggere in francese o in inglese, ma ROBA FACILE! 

Ecco quindi cinque tra i miei libri preferiti in francese, che consiglio a chi sta imparando la lingua proprio perché fanno parte della categoria dei libri “facili”.

Contents

Ensemble, c’est tout – Anna Gavalda

Quattro personaggi improbabili, tutti con il loro mondo interiore e le loro vicissitudini, si incontrano e formano quella che definirei una famiglia atipica. Cercano il loro equilibrio, restando “insieme, e basta” (come da traduzione italiana del titolo). 

Ho letto questo libro poco tempo dopo il mio arrivo in Francia. Ricordo in modo nitido alcuni dettagli che già all’epoca collegavo in modo netto alla vita nel mio nuovo paese: la chambre de bonne, una casa di riposo in zona industriale vicino a un Buffalo Grill, una ragazza infreddolita che si ripete “muoio di solitudine” attraversando a piedi un ponte sulla Senna.      .

I protagonisti sono un’artista/donna delle pulizie, un aristocratico imbranato, un cuoco rozzo con una certa sensibilità nascosta, e sua nonna Paulette. Facendoli incontrare, l’autrice è riuscita a scrivere una storia per nulla scontata, che commuove e diverte allo stesso tempo. 

Se preferisci leggere questo libro in italiano, puoi trovarlo tradotto qui.

libri facili in francese: Ensemble, c'est tout

La vie devant soi – Romain Gary

Questa è una storia cruda e difficile da affrontare: quella di Momo, cresciuto con un gruppetto di altri bambini, tutti figli di prostitute, da Madame Rosa, una signora ebrea sopravvissuta ai campi di concentramento e lei stessa ex prostituta.  

E’ la storia dell’amore sconfinato, quasi morboso, di Momo per questa mamma adottiva, che lui stesso definisce più e più volte come grassa e brutta “avec tous ces kilos qu’elle portait sur elle et seulement deux jambes”. Ho scoperto in seguito che l’autore stesso, abbandonato dal padre, ha vissuto in simbiosi con la madre. Romain Gary racconta di questo rapporto in un altro bellissimo romanzo, La promesse de l’aube: Madame Rosa rappresenta quindi anche la sua mamma. 

La storia è raccontata in prima persona da Momo, con il linguaggio popolare, ingenuo ma crudo di un piccolo immigrato di periferia nella Parigi degli anni ‘70. Momo è cresciuto nell’universo di un condominio con altri bambini dal destino infelice, o forse solo insolito. Leggendo, mi è venuto spontaneo tentare di immaginare quale vita avessero davanti a sé questi bambini: il titolo è quindi più che azzeccato. La vie devant soi permette di immergersi nella società multietnica e multireligiosa di molte città francesi. Questo universo variegato emerge già dalla prima pagina, con Momo che ci spiega “il y avait beaucoup d’autres Juifs, Arabes et Noirs à Belleville”. 

Se preferisci leggere questo libro in italiano, puoi trovarlo tradotto qui.

La vie devant soi, Romain Gary

Chagrin d’école – Daniel Pennac

Il titolo è stato tradotto in italiano con “Diario di scuola”. In realtà un “chagrin” è un dolore: questo libro, a metà tra il romanzo autobiografico e il saggio, parla proprio del “mal di scuola” vissuto da un alunno che fa parte della categoria dei “somari”, che non ama la scuola e non ottiene buoni risultati. 

Il libro è pieno di ironia, di aneddoti sull’infanzia dell’autore e di parallelismi con la scuola di oggi, con brevi ma chiarissime riflessioni pedagogiche. Forse il libro è una lettura ideale per gli insegnanti, ma l’ho apprezzato anche da non addetta ai lavori. 

I vocaboli che possiamo scoprire e imparare grazie a questo romanzo sono quelli legati alla scuola, alla classe, agli insegnanti. E’ un lessico utile che spesso, se ci trasferiamo in un paese nuovo da adulti, tendiamo a tralasciare o a imparare solo se abbiamo bambini che vanno a scuola.  

Se preferisci leggere questo libro in italiano, puoi trovarlo tradotto qui.

Libri facili in francese: Chagrin d'école, Daniel Pennac

Stupeur et tremblements – Amélie Nothomb 

Amélie Nothomb è un’autrice belga. Stupeur et tremblements, romanzo parzialmente autobiografico, è la storia tragicomica di un’esperienza lavorativa presso una grande azienda in Giappone. La protagonista deve sopravvivere tra gerarchie rigidissime e mansioni assurde e ripetitive nelle quali riesce immancabilmente a sbagliarsi. 

Errori e goffaggine la portano a precipitare nella gerarchia aziendale (nonostante credesse di trovarsi già in fondo) fino a vedersi attribuire il ruolo di addetta alla sorveglianza delle toilettes. Il libro mi ha generato un mix di angoscia e di risate. Credo che chiunque abbia lavorato in una grande azienda (che sia in Giappone o altrove) si riconoscerà in alcune delle dinamiche “fantozziane” descritte. Stupeur et tremblements è anche un ottimo libro per imparare il lessico aziendale in francese e per riflettere sulla sensazione di straniamento che si prova quando ci si trova immersi in una cultura nuova, proprio come accade alla belga Amélie approdata in Giappone. 

Se preferisci leggere questo libro in italiano, lo trovi tradotto qui.